Un impianto che permette il controllo sia della temperatura che dell’umidità, oltre a garantire una buona qualità dell’aria durante il corso di tutto l’anno è definito impianto di climatizzazione.
Deve garantire perciò:
- la temperatura desiderata;
- un’umidità relativa accettabile;
- un’adeguata purezza dell’aria ambientale;
- un valore della velocità dell’aria entro i limiti richiesti dal benessere degli occupanti.
La variazione del valore dell’umidità relativa ambiente è influenzata dalla presenza di fonti di generazione di vapore (principalmente persone con la loro attività fisica), ma anche dall’immissione dell’aria esterna di rinnovo. Questa provoca, di per sé, un abbassamento del livello di umidità relativa ambiente nel periodo invernale e un suo innalzamento nel periodo estivo. La realizzazione di un impianto di ricambio dell’aria ambiente con l’immissione di aria esterna accentua, pertanto, la necessità di dover umidificare e deumidificare l’aria ambiente. Gli aspetti manutentivi e regolatori degli impianti dovrebbero sempre cercare di ridurre la quantità dell’aria esterna che deve essere immessa negli ambienti, adottando nel contempo impianti di ventilazione di elevata efficienza. L’umidificazione e la deumidificazione richiedono purtroppo un elevato consumo energetico per questo motivo Gruppo Helyos prevede tra le attività integrate alle manutenzioni degli impianti di climatizzazione lo studio di un progetto complementare per il risparmio energetico.
La “ Procedura Operativa per la valutazione e gestione dei rischi correlati all’igiene degli impianti di trattamento dell’aria”, sottoscritta nell’ambito dell’Accordo Stato-Regioni il 7 febbraio 2013, fornisce ai datori di lavoro uno strumento utile per orientarsi tra gli obblighi di legge e gli adempimenti di tipo volontario. Con particolare riguardo ai rischi di natura biologica, fornisce indicazioni per la standardizzazione degli eventuali campionamenti microbiologici da effettuare in fase di ispezione tecnica dell’impianto. Gruppo Helyos propone l’adozione di specifiche misure di controllo della contaminazione da Legionella spp, qualora la concentrazione batterica totale dell’acqua della sezione di umidificazione e della torre evaporativa, pur contenuta entro i limiti previsti dalle “Linee Guida per la definizione di protocolli tecnici di manutenzione predittiva degli impianti di climatizzazione” (2006), non permetta di escludere rischi per la salute.
Difatti i contaminanti aerodispersi presenti negli ambienti indoor sono stati da tempo associati sia all’insorgenza di una sintomatologia nota come Sick Building Syndrome (che si risolve con l’allontanamento dall’edificio) sia a vere e proprie patologie, note con il termine Building Related Illness, come ad esempio: legionellosi, aspergillosi, asma bronchiale e alveolite allergica (che non si risolvono con l’allontanamento dall’edificio).
L’insalubrità dell’aria negli ambienti chiusi è spesso correlata alle cattive condizioni igieniche degli impianti di climatizzazione (aeraulici) dovute, oltre che alla mancanza di interventi di pulizia e sanificazione, anche a errori di progettazione e installazione. In questi casi gli impianti possono diffondere numerosi inquinanti la cui origine può essere ricondotta alla presenza di residui di materiali da costruzione, resti di origine vegetale e animale (piccioni, topi, insetti) o muffe e batteri che contaminano l’acqua e le superfici.
Pertanto la corretta utilizzazione e manutenzione degli impianti aeraulici aiuta a garantire la qualità dell’aria immessa e il mantenimento di buone condizioni igieniche dell’ambiente di lavoro, permettendo di controllare i rischi per il benessere e la salute dei lavoratori correlabili alla presenza di inquinanti aerodiffusi (fisici, chimici e biologici).
Gruppo Helyos adotta la “Procedura operativa per la valutazione e gestione dei rischi correlati all’igiene degli impianti di trattamento dell’aria” che è riferita a tutti gli impianti di trattamento dell’aria, a servizio di ambienti di lavoro chiusi, destinati a garantire il benessere termo-igrometrico degli occupanti, la movimentazione e la qualità dell’aria.