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Il Facility Management si può applicare solo a determinati settori?

Per quanto si possa ammettere che i settori dell’industria chimica e farmaceutica siano quelli che tradizionalmente hanno applicato un costante controllo dei processi, dal momento che storicamente in questi comparti non è contemplato margine di errore, dall’altro lato possiamo sostenere come oggi, in un mercato in continua evoluzione, profondamente caratterizzato dal digitale, pensare ad un sistema integrato di gestione aziendale sia un’esigenza oramai trasversale.

In ogni settore, pubblico o privato, di servizi o di produzione, non doversi occupare e preoccupare di tutti quegli aspetti accessori rispetto al proprio core business, implica non solo uno sgravio di costi, risorse e impegno, ma soprattutto la possibilità di concentrarsi specificatamente sulle proprie attività produttive e più redditizie, migliorandola competitività.

Se analizziamo alcuni dei più importanti ambiti di applicazione del facility management ci si rende maggiormente conto di quanto tale processo non possa essere più rivolto solamente ad una ristretta élite di imprese:

  • Energy management, ovvero gestione accurata e consapevole della risorsa energia, volta a favorirne un utilizzo razionale attraverso sistemi di monitoraggio per la raccolta dei dati di consumo, controllo fisico degli impianti e indagine costante degli indicatori di prestazione energetica: un esempio è rappresentato dall’accensione di strumentazioni elettriche senza definire alcuna calendarizzazione o in mancanza di sensori di regolazione, oppure l’assenza di un piano formativo sulle tematiche energetiche all’interno della propria organizzazione, o la mancata valorizzazione delle informazioni di consumo.
  • Assett management, che prevede l’ottimizzazione del patrimonio aziendale, degli elementi materiali, come nel caso di beni immobili, e immateriali, come titoli finanziari, capitale umano, proprietà intellettuali e avviamento. Le implicazioni pratiche prevedono la diagnosi delle cause di un particolare evento, il monitoraggio ed il controllo delle performance, sia come analisi ex post ma anche nell’ottica previsionale di anticipare comportamenti e conseguenze, la partecipazione nella definizione di un piano di rinnovo dei processi, l’ottimizzazione dell’utilizzo delle strumentazioni aziendali (anche una gestione sofisticata del parco macchine installato può contribuire a migliorare i risultati di business).

  • Ticketing: nella gestione delle richieste provenienti dai clienti o da inviare ai fornitori, è fondamentale poter contare su un sistema di raccolta dati puntuale e aggiornato, che dia informazioni immediate sul monitoraggio delle problematiche emerse e sullo stato delle attività. Attraverso la restituzione di una panoramica completa dei rapporti creati, è possibile implementare strategie mirate di efficientamento sia del livello di servizio offerto, che della partnership con i fornitori.
  • BMS (Building Management System) è il sistema di gestione delle risorse e dei servizi presenti in un edificio, sia nelle componenti edili che impiantistiche, attraverso cui è possibile effettuare un controllo puntuale e costante delle manutenzioni preventive e predittive, il monitoraggio e la gestione anagrafica degli asset per la gestione di allarmi e set up impiantistici, per l’energy management e la gestione dei layout.

Naturalmente, per operare in maniera completa su questi molteplici fronti, dobbiamo abbandonare l’immagine del facility manager come colui che “rincorre” i problemi, cercando una possibile soluzione per ogni singola criticità emersa: i fattori strategici del suo intervento risiedono in due fasi fondamentali, controllo e previsione. La prima nasce da un’analisi accurata dell’impresa, negli aspetti fisici tanto quanto quelli procedurali, un’indagine approfondita in grado di far emergere problematiche che in molti casi spesso neppure il committente conosce in maniera esaustiva. Una volta raccolti i dati specifici dell’impresa, quelli che vanno oltre la percezione umana ed evidenziano i reali trend aziendali, anche con l’ausilio dei nuovi strumenti digitali, il facility manager sarà in grado di anticipare i problemi, prima ancora di doverli risolvere.